Bisogna far bene il segno della Santa Croce.
Avete mai visto un ufficiale? Si. Egli tiene vicino al berretto delle strisce di argento o d'oro che si chiamano frisi e che servono a mostrare il grado che ha nell'esercito.
Il sottotenente, per esempio, ne ha uno solo, il tenente ne ha due, il capitano ne ha tre, ecc.Â
Ora ditemi: se un ufficiale portasse il berretto o senza frisi, o con i frisi tutti laceri e sdruciti, come si farebbe a conoscere il suo grado? E quale brutta figura farebbe un ufficiale che andasse vestito tanto male da non far conoscere neppure il suo grado? I superiori lo metterebbero in castigo, come persona cattiva e negligente.Â
Se voi volete dire ad uno che se ne vada, e gli fate cenno con la mano, ma senza farlo bene, l'altro non capisce che cosa gli volete dire, e può venire, invece, di andarsene. Quando si parla a segni bisogna fare dei segni molto precisi, diversamente non se ne capisce niente. Ecco per esempio: io vi voglio dire di sedervi, ma senza parlare, se agito la mano per aria voi non potete capire che cosa voglio dire; tutto al più crederete che è venuto qualche moscone ad inquietarmi ed io l'ho scacciato: non è vero?Â
Abbiamo detto che la croce è il segno nostro di cristiani ed è come un linguaggio col quale noi esprimiamo il mistero della Incarnazione del Figliolo di Dio ed il mistero della Unità e Trinità di Dio; ora se non si fa bene che cosa se ne capisce? Non se ne capisce più nulla.Â
Se io vi dico: disegnatemi sulla carta un pupazzo, e voi col lapis mi fate invece la testa di un asino, ovvero, fate solo degli sgorbi, che cosa ne capisco io di questo disegno, ovvero, di questo ammasso di sgorbi? Certamente non ne capisco nulla.Â
Voi mi volete parlare per domandarmi una figurina e dite delle parole sconnesse, senza significato e masticate fra i denti; che cosa ne capisco io di questo parlare? Crederò che volete bere, tutto al più, e dirò al nostro buon sagrestano: fatemi il piacere di accompagnare questo mio caro angioletto e fatelo bere.Â
Ora, se la croce esprime un disegno ed una idea, bisogna farla bene; diversamente non si capisce nulla né del disegno né dell'idea e, allora, quel segno per noi non significa nulla e per Dio non costituisce una preghiera ed un omaggio.
Quando vi fate la croce voi venite a parlare col Signore e gli dite indirettamente: "O mio Dio, guardami, io sono cristiano e sono redento dal sangue preziosissimo di Gesù Cristo, sono segnato dalla sua croce. O mio Dio, ascoltami, sono tuo figliolo, perché ti conosco; ti chiamo per nome, so quello che tu sei: Padre, Figliolo e Spirito Santo".
Ora, se io mi voglio far conoscere da voi ed ho addosso non già la sottana ma uno straccio tutto lacero, voi come potete sapere che io sono un Sacerdote? Se il rettore invece di avere l'anello d'oro al dito si lega un filo di spago, voi come potete sapere se è monsignore o no? Dunque, fatevi sempre bene il segno della croce, affinché si possa capire che siete veramente cristiani, ed affinché il Signore vi possa vedere veramente segnati col segno di Gesù Cristo.Â
Come fanno i socialisti per farsi distinguere? Si mettono un cravattone rosso e lo mettono in mostra. Disgraziatamente si mettono la cravatta e perdono la testa e sono cattivi, perché non amano Gesù Cristo; ma con la cravatta si fanno conoscere.
Fatevi conoscere col santo segno della croce, ragazzini miei, e perciò fatelo sempre bene e fatelo devotamente, pensando che allora voi siete notati ed osservati da Gesù Cristo stesso.
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