Prima idea fondamentale: noi siamo estrema piccolezza innanzi a Dio.

Ditemi un po’, che cosa è più grande: voi o il banco sul quale siete seduti? È più grande il banco. 
Guardate in su: chi è più alto voi od il soffitto di questa chiesa? È più alto, immensamente più alto, il soffitto. 
Avete visto mai un'automobile o un tram elettrico, quando avanzano di tutta corsa? Voi correte appresso al tram per salire sullo staffone, ma non lo raggiungete; chi è più veloce, voi o il tram? È più veloce il tram. 
Vi siete mai trovati sulla riva del mare? Certamente di si; ebbene quanto è estesa la massa di quelle acque? È tanto estesa che il nostro occhio non arriva ad abbracciarla tutta! 
Un'altra cosa debbo domandarvi: se voi andate sopra la collina di S. Martino a Napoli, e vi mettete in piedi su qualche posto elevato, potete essere veduti dalla gente che cammina - per esempio - sul corso? Certo di no, perché tutto al più, anche vedendovi col cannocchiale, apparireste come un semplice punto nero! 
Vedete dunque che noi innanzi ad una chiesa, innanzi ad un mare esteso, innanzi ad un monte elevato, rappresentiamo solo un piccolo punto, tardo nel muoversi e lento nell'agire! 
E se voi foste trasportati da un pallone nella immensità del cielo, quanto non apparireste più piccoli di lontano? 
Dinanzi a quello che vediamo con gli occhi nostri noi appariamo piccoli piccoli; che cosa sarà se ci mettiamo al confronto di Dio che è così grande, così potente, così immenso, che è tutto? II cielo, la terra, il mare, i monti innanzi a Lui rappresentano solo piccoli puntini e nulla più! 
Dinanzi a Dio siamo un nulla, siamo molto al di sotto di quello che è una formica od un granello di polvere sono innanzi ad un gigante, innanzi ad una montagna!