Un padre tiene quattro figli e li ama assai. Per lasciare loro una ricca eredità si è ridotto a tale stato di ristrettezze, da sembrare un povero pezzente. Abita in una casa povera e modesta, mangia poco, si presta volentieri a fare i servizi più umili. Uno dei quattro figli, avendo ottenuto un impiego che gli sembra elevato, ha vergogna di portare il cognome paterno e lo muta legalmente in un altro. Per esempio, si chiamava Luigi Vecchione e si è chiamato Luigi Belfiore. Figuratevi il dolore del padre! Aveva lavorato tanto per passare una vecchiaia pacifica, onorata dal buon nome dei figli suoi, ed ecco che quegli che amò di più ha rinunziato persino al suo cognome!Â
Questo povero giovine sventato, perché giudicava il padre dalle apparenze, lo credeva un povero disgraziato, e non supponeva mai che avesse una ricca fortuna. Venne intanto la morte, e raccolse per l'eterno riposo il povero vecchio addolorato. Dopo qualche giorno di lutto i quattro fratelli si raccolsero insieme per dividersi l'eredità ed aprirono il testamento. Qui cominciarono le sorprese per il figlio ingrato! Il padre infatti diceva: "Mi sono fatto povero, figli miei, per vostro amore; voi non ve ne siete accorti, perché avete creduto che io fossi stato contrariato dalla fortuna, ed, invece, le pene e le privazioni le ho volute io, per potervi lasciare una ricca eredità . Aprite il mio scrigno e vi troverete molti titoli di rendita, che io ho ceduto a voi e che sono intestati al vostro nome".Â
Il giovine cattivo impallidisce... trema per l’emozione... aveva avuto un padre così buono e non lo aveva saputo conoscere! A lui non potevano spettare quei titoli di ricchezza, perché non portava più il nome paterno. Si era vergognato del padre ed ecco che ora il padre, col fatto, si vergognava di lui!Â
Lo aveva espressamente dichiarato nel testamento che quei titoli spettavano a chi portava il suo cognome.Â
Questa è la storia nostra: chi è segnato della croce e vive da cristiano porta il cognome di Gesù, diciamo così: è il naturale erede delle sue ricchezze.Â
Ma quanti, vedendo Gesù povero, umiliato, perseguitato dal mondo, si sono vergognati di Lui ed hanno mutato cognome?Â
Essi si sono segnati non già della croce, ma si sono messi addosso i segni delle sètte: chi un cravattone rosso per fare il socialista, chi una cravatta nera per fare l'anarchico, chi un nastro verde per fare il massone...Â
Aspettate un poco e verrà la fine di tutto. Allora, ma troppo tardi, si accorgeranno che, solo Gesù buono li aveva amati, e si troveranno senza l'eredità sua!Â
Voi a chi volete appartenere? A Gesù? Mostrate dunque che siete suoi, affinché Egli vi riconosca per colmarvi di beni e fatevi novellamente, con tutta devozione il santo segno della croce: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.