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Associazione Casa Mariana Editrice
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Seconda idea fondamentale: noi siamo estrema debolezza innanzi a Dio.

19/07/2023 19:33

don Dolindo Ruotolo

Catechismo, Chi è Dio, catechismo, chi è Dio?, debolezza dell'uomo,

Seconda idea fondamentale: noi siamo estrema debolezza innanzi a Dio.

Se io vi dicessi: prendete questa chiesa e trasportatela in un'altra parte di Napoli; voi lo potreste fare? No certamente, perché voi non avete neppur

Se io vi dicessi: prendete questa chiesa e trasportatela in un'altra parte di Napoli; voi lo potreste fare? No certamente, perché voi non avete neppure la forza di sollevare il banco sul quale siete seduti.

 

Se io vi dicessi: agitate l'acqua del mare in modo da far muovere le navi che vi sono dentro, voi mi ridereste in faccia, perché, anche se vi gettaste tutti quanti nell'acqua del mare per far baldoria, l'acqua rimarrebbe sempre calma intorno alle navi e non le sposterebbe di un solo centimetro.

 

Avete visti mai gli operai quando sollevano i basoli grossi della strada? Li sollevano con due forti funi e con un'asta robusta di legno; debbono prenderli in due ed anche in quattro persone, e per lo sforzo che fanno diventano rossi rossi in volto e sudano. Eppure se venisse un terremoto voi vedreste muoversi i palazzi come le piccole case del presepe, vedreste il mare agitato, vedreste gettati a grandi distanze massi di pietra cento volte più grandi di un basolo della strada.

 

Noi dunque siamo estrema debolezza innanzi alle grandi forze della natura, quanto più non siamo inetti e deboli innanzi a Dio!

 

Gli astri girano nel firmamento, così come voi potete far muovere sulla strada un piccolo cerchio di legno: Dio li muove con un semplice suo comando. I monti si scuotono ed il mare freme e i venti impetuosi soffiano potenti e travolgono tutto, così come voi potreste smuovere una tavola, o con un soffio gettare via le piume della gallina che la mamma sta spennacchiando...

Dio scuote i monti, il mare, i venti con una semplice legge che ha messo nel mondo. Egli non ha bisogno neppure di fare lo sforzo che a noi è necessario per agitare una tavola!

 

Noi dunque siamo deboli innanzi al mondo e siamo mille volte più deboli innanzi a Dio.

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