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Associazione Casa Mariana Editrice

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La corruzione della mente e del cuore e l'ignoranza presuntuosa ci impediscono di conoscere Dio.

31/07/2023 13:10

don Dolindo Ruotolo

Catechismo, Chi è Dio, ignoranza , presunzione,

La corruzione della mente e del cuore e l'ignoranza presuntuosa ci impediscono di conoscere Dio.

Sentite questo fatto: un cieco esce di casa sua e sente un frastuono di gente che va e viene, chi alza la voce per vendere la sua merce, chi grida per passare..

Sentite questo fatto: un cieco esce di casa sua e sente un frastuono di gente che va e viene, chi alza la voce per vendere la sua merce, chi grida per passare avanti con la carrozza, ecc. 

Il cieco domanda: "Scusate: questa gente è matta che di notte si mette a fare tutto questo frastuono?". 

"Perché di notte? - gli si risponde - invece è pieno giorno, e il sole è già in alto"

"Il sole? Ma io non vedo niente!" 

"E non è necessario che tu lo veda il sole perché esso ci sia; tu poveretto non lo vedi perché ti manca la vista". 

Il cieco rimane ostinato e mormora fra sé: "Non è possibile che vi sia il sole dal momento che io non lo vedo". 

Ditemi, ragiona bene o ragiona male questo povero cieco? 

Ragiona malissimo. 

E sapete quanti negano le verità che si riferiscono a Dio solo perché mancano della luce per vederle? Essi hanno il cuore guasto, hanno la mente accecata, hanno la volontà pervertita dal male e non possono intendere quelle nobili verità che richiedono proprio una mente sana ed un cuore retto per poter essere comprese. 

Se camminate in mezzo alla strada e vi va la polvere negli occhi, potete vedere più quelli che passano? No, perché gli occhi sono offuscati. 

Così succede anche nelle cose della fede: dove entra il vizio ivi entra l'incredulità!

Ecco un altro fatto: una volta un celebre pittore aveva fatto un quadro e lo aveva esposto al pubblico per farlo osservare. Si trovò a passare di là un calzolaio il quale cominciò a fare delle osservazioni sul modo come erano dipinte le scarpe; il pittore ascoltò pazientemente le sue osservazioni e pigliò il pennello per correggere quello sbaglio che gli sembrava notato giustamente. Il calzolaio, vedendo che il pittore aveva approvato le sue osservazioni, pigliò coraggio e pretese di osservare e criticare anche le mani ed il volto di quel personaggio che era ritratto sulla tela. 

"Calzolaio - disse allora il pittore - non andare oltre delle scarpe nelle tue osservazioni, perché dirai un mondo di spropositi!". 

Sapete quanti maestri in fatto di religione sono al disotto di questo calzolaio? Non ne capiscono niente e pretendono di parlare di Dio e di criticare le eterne verità. 

Come mai un immondezzaio può presumere di fare l'artista senza avere studiato? E se pretende di farlo da artista senza saper nulla? Chi è che lo sente? Oh, quanti parlano di Dio con diabolica presunzione! Non ardirebbero dare una sola notizia di giornale senza saperla bene, ed ardiscono scrutare le cose divine da ignoranti e presuntuosi! Che cosa ne viene? Essi rimangono sempre ciechi e Dio si nasconde al loro povero intelletto! 

La mamma ha preparata una bella crema, e la porta in tavola. Il più piccolo dei bambini vedendo portare il piatto dice: io non ne voglio, perché questa è brutta! E che ne sai tu? L'hai forse provata? Non l'ho provata, ma non mi piace. Ma guardala almeno, vedi come è bella, senti quanto odora! Il bambino non ne vuole perché presume di saperne più di tutti, e naturalmente il danno è suo, perché rimane a bocca asciutta. 

Quando sentite qualcuno che vi parla male di Dio e delle verità della fede dovete dire: "Ecco un calzolaio che pretende giudicare di pittura e dice un mondo di spropositi. Ecco un fanciullone che non ha mai provato il cibo celeste e lo disprezza!". Stabiliamo dunque questo fondamento quando parliamo di Dio benedetto: noi siamo piccoli piccoli innanzi a Lui, siamo pieni di stupidità, pieni di cecità e di tenebre; di modo che quando non arriviamo a capire quello che si riferisce alla sua infinita natura, dobbiamo dire al Signore: io credo e ti adoro profondamente; tu mi hai creato, e se io non arrivo a capirti so che tu sei il mio Dio, il padre mio amorosissimo, e questo mi basta.

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